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Neoplasia Follicolare Non Invasiva della Tiroide (NIFTP)

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 Neoplasia Follicolare Non Invasiva della Tiroide (NIFTP)

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A cura di

Prof. Gianlorenzo Dionigi

Direttore U.O. Chirurgia Generale, Capitanio Auxologico IRCCS

Neoplasia follicolare non invasiva della tiroide con caratteristiche papillari nucleari (NIFTP)

La neoplasia follicolare non invasiva con caratteristiche papillari nucleari della tiroide, nota con la sigla NIFTP, rappresenta una delle novità più importanti nella classificazione dei tumori tiroidei degli ultimi anni. Un tempo considerata una forma di carcinoma papillare, è oggi definita come una neoplasia a comportamento estremamente indolente, tanto da non rientrare più tra i tumori maligni.


Cos’è il NIFTP e perché non è un tumore maligno

Il NIFTP è una lesione che origina dalle cellule follicolari della tiroide, le stesse implicate nella formazione sia di noduli benigni che di tumori maligni. A differenza del carcinoma, però, il NIFTP non invade i vasi sanguigni né i tessuti circostanti, non si diffonde ad altri organi e non provoca metastasi. È completamente racchiuso in una capsula fibrosa e le sue caratteristiche nucleari papillari non si associano a un comportamento aggressivo. È per questo che, dal 2016, non viene più classificato come carcinoma.


Origine e caratteristiche istologiche del NIFTP

Dal punto di vista istologico, il NIFTP si distingue per:

  • una capsula ben definita che lo separa dal tessuto tiroideo sano;
  • assenza di invasione vascolare o extracapsulare;
  • caratteristiche nucleari papillari, ma senza strutture papillary vere;
  • nessuna tendenza alla recidiva o alla metastatizzazione.

Tutti questi elementi ne definiscono la natura borderline, più simile a una lesione benigna che a una vera neoplasia maligna.

Chi può sviluppare un NIFTP?

Questa condizione può presentarsi in adulti di qualsiasi sesso, anche se è più frequente nelle donne. Spesso viene scoperta in modo accidentale, durante un intervento per noduli tiroidei sospetti. Non sono noti fattori di rischio ambientali, genetici o ormonali associati al NIFTP.

La Tiroide


Come si diagnostica il NIFTP

Il percorso diagnostico inizia di solito con un’ecografia tiroidea, in cui il nodulo appare come una lesione ben delimitata, tondeggiante, con contorni regolari. Tuttavia, non esistono caratteristiche ecografiche specifiche che permettano di distinguere un NIFTP da altri noduli.

Anche l’agoaspirato tiroideo (FNA) non consente una diagnosi definitiva. Spesso i risultati sono classificati come TIR3A o TIR3B nella classificazione italiana, oppure Bethesda III o IV in quella americana, indicando un quadro citologico indeterminato.

La diagnosi definitiva è istologica e può essere formulata solo dopo l’asportazione chirurgica del nodulo, analizzando l’intera lesione. Il ruolo del patologo è quindi fondamentale per valutare l’integrità della capsula, l’assenza di invasione e le caratteristiche cellulari.

La Chirurgia della Tiroide


Trattamento del NIFTP

Il trattamento di scelta per il NIFTP è la lobectomia tiroidea, ovvero l’asportazione di un solo lobo della tiroide. Questa chirurgia conservativa è sufficiente nella quasi totalità dei casi e consente di preservare la funzione tiroidea residua, evitando la necessità di terapia sostitutiva a vita.

La tiroidectomia totale è riservata a situazioni particolari, come la presenza di noduli sospetti bilaterali, malattie tiroidee estese o altri fattori clinici che lo giustifichino. Il trattamento con iodio radioattivo non è indicato, in quanto il NIFTP non è un tumore invasivo e non lascia cellule neoplastiche da eliminare.

Cosa accade dopo l’intervento

Nel caso in cui si effettui solo una lobectomia, il recupero è generalmente rapido. Nella maggior parte dei pazienti, il lobo tiroideo residuo è in grado di produrre una quantità sufficiente di ormoni, evitando la necessità di assumere farmaci. Solo nei casi di tiroidectomia totale è previsto l’uso cronico di levotiroxina.

Il follow-up prevede controlli endocrinologici periodici, esami ematici (TSH, FT4) e, se indicato, ecografie di controllo. Non sono previsti esami oncologici né terapie adiuvanti.

Prognosi e qualità della vita

Il NIFTP ha una prognosi eccellente. I dati disponibili mostrano una recidiva praticamente assente, nessuna metastasi e tasso di sopravvivenza del 100%. Non sono necessarie terapie successive né monitoraggi oncologici specifici.

Dal punto di vista emotivo, il termine "neoplasia" può spaventare, ma è importante sapere che il NIFTP non è un cancro. Si tratta di una condizione curabile e priva di conseguenze invalidanti, che consente di mantenere una vita piena, attiva e serena.

Lobectomia Tiroidea Tiroidectomia Totale


NIFTP: Domande frequenti

  • Il NIFTP è un tumore maligno? No. Anche se il termine “neoplasia” può confondere, il NIFTP non è considerato un carcinoma. È una lesione a comportamento benigno, senza capacità di invasione o metastasi.
     
  • Dovrò fare lo iodio radioattivo? No. Il trattamento con iodio radioattivo non è necessario, poiché il NIFTP non lascia cellule neoplastiche attive e ha un rischio di recidiva estremamente basso.
     
  • È sempre necessario togliere tutta la tiroide? Assolutamente no. In quasi tutti i casi è sufficiente una lobectomia. La tiroidectomia totale viene eseguita solo in presenza di altri fattori clinici.
     
  • Dovrò prendere farmaci a vita? Solo se hai subito una tiroidectomia totale. In caso di lobectomia, spesso la funzione tiroidea rimane adeguata e non è necessaria alcuna terapia sostitutiva.
     
  • Il NIFTP può tornare? Il rischio di recidiva è vicino allo zero se il nodulo è stato completamente rimosso. Non sono noti casi di metastasi o ricomparsa.
     
  • Posso continuare a lavorare e condurre una vita normale? Sì. Il NIFTP non limita in alcun modo le attività quotidiane o lavorative.
     
  • Posso avere una gravidanza? Sì. Il NIFTP non influisce sulla fertilità e non richiede trattamenti che possano interferire con la gravidanza o l’allattamento.
     
  • Come avviene il follow-up dopo l’intervento? Il medico ti consiglierà controlli periodici, come esami del sangue e visita endocrinologica annuale, per monitorare la funzione della tiroide.
     
  • È necessario informare amici o familiari? Non è obbligatorio. Il NIFTP non è una condizione ereditaria né contagiosa. Puoi decidere liberamente a chi raccontarlo.
     
  • Devo preoccuparmi? No. Il NIFTP ha un decorso benigno, non comporta rischi oncologici e può essere affrontato con serenità e fiducia.
     
  • Come viene diagnosticato il NIFTP? La diagnosi definitiva è istologica: solo l’analisi completa del nodulo asportato permette di riconoscere il NIFTP. Ecografia e agoaspirato possono indicare un rischio intermedio, ma non sono conclusivi.
     
  • È possibile evitare la chirurgia? Attualmente no. Poiché il NIFTP può essere confermato solo dopo l’asportazione, l’intervento chirurgico rimane necessario per ottenere una diagnosi certa.
     
  • Il NIFTP può trasformarsi in un carcinoma? No. Gli studi mostrano che il NIFTP ha un comportamento stabile e non evolutivo. Non ci sono evidenze che suggeriscano una possibile trasformazione in forme maligne.
     
  • Il NIFTP è presente anche nei bambini? È estremamente raro in età pediatrica. Si manifesta quasi esclusivamente negli adulti, con una leggera prevalenza nel sesso femminile.

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